A tutti è capitato di mangiare senza troppo entusiasmo il cibo servito durante un viaggio in aereo. Con la diffusione delle compagnie low cost, il rito del pranzo o della cena a bordo è stato in larga parte superato. Ciò che non sembra essere stata cancellata è la fame, che in parecchi tuttora provano mentre si trovano in aereo.
— Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come
C’è una spiegazione scientifica al forte appetito che si prova quando si è a bordo: secondo il professore Charles Spence dell’università di Oxford, l’assunzione di calorie in volo supera le 3mila calorie. Le recenti ricerche fatte sui viaggiatori britannici parlano di 3.400 calorie ingerite dal momento del decollo fino a quello dell’atterraggio.
Spence, che è autore del libro Gastrophysics, The New Science of Eating, ha provato a ricostruire le motivazioni fisiche che giustificano questo fenomeno: un primo fattore è lo stress che molti viaggiatori provano mentre viaggiano in aereo. Questa condizione porta a desiderare di assumere una quantità maggiore di cibo.
Un secondo particolare da tenere in considerazione è il rumore dei motori del velivolo. Questo suono è considerato responsabile di un cambiamento del nostro rapporto con il cibo e, in particolare, della difficoltà a percepire il salato e il dolce.
Anche la pressione all’interno della cabina e l’aria secca che si respira a bordo modificano il nostro gusto, poiché chiudono le narici. La diminuzione dei sapori porta quindi ad aggiungere il 15-20 per cento di sale e zucchero ai cibi mangiati in volo, aumentando così l’apporto calorico.
Il professore Spence suggerisce in un video di Business Insider Uk anche una possibile soluzione: indossare delle cuffie con della musica una volta che si ha la percezione che il rumore dell’aereo ci disturbi. In questo modo si eviterà lo stress legato al rumore che porta a cercare un diversivo nel cibo.
— Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.