Parlando questa mattina al Palazzo della Moncloa di Madrid, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato le sue dimissioni in reazione alla sconfitta del suo partito alle amministrative tenutesi ieri nel Paese: il parlamento è stato sciolto e le elezioni sono state anticipate al prossimo 23 luglio.
Il Psoe (partito socialista),espressione del governo, è stato battuto praticamente in tutti i comuni che contavano, come la Comunità Valenciana, l’Extremadura e Siviglia. L’unico risultato positivo è arrivato nella Castilla-La Mancha, dove Emiliano Garcìa-Page ha conservato la maggioranza assoluta. Una vera e propria ecatombe inaspettata a vantaggio della destra del Partito popolare, che con il 31,5% dei consensi ha superato il Psoe fermo al 28,1%. Terzo è Vox, con il 7,2%. Le destre unite hanno vinto a Valencia e Siviglia, storica roccaforte della sinistra.
A Madrid i conservatori hanno fatto il pieno di voti e potranno governare senza l’estrema destra. La consultazione appena conclusasi era considerata in Spagna come un sondaggio per le elezioni politiche di fine anno. “Abbiamo ottenuto una chiara vittoria e la Spagna ha mosso i primi passi verso una nuova era politica”, ha esultato il leader dei Popolari Alberto Nunez Feijoo.