Nella mattina di lunedì 7 dicembre, la capitale cinese Pechino ha lanciato per la prima volta nella storia l’allarme rosso per l’inquinamento e ha ordinato la chiusura delle scuole.
Le autorità prevedono che i livelli di polveri sottili rimarranno estremamente alti per almeno tre giorni. Per questo l’allarme e le misure che verranno attuate per ridurre lo smog e abbassare al minimo i rischi per la popolazione dureranno dalle 7 di martedì 8 dicembre alle 12 di giovedì 10 dicembre.
Nella giornata di lunedì, i servizi di monitoraggio dell’inquinamento della città hanno registrato un livello di smog dieci volte superiore a quello considerato tollerabile dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Secondo i dati raccolti, infatti, la concentrazione di polveri sottili era pari a 256 microgrammi al metro cubo, ben al di sopra dei 25 microgrammi giudicati sopportabili dall’organismo umano senza conseguenze.
Gli attivisti ambientali hanno denunciato il fatto che il governo avrebbe sottaciuto il picco massimo di 1.400 microgrammi raggiunto a novembre nella città nordorientale cinese di Shenyang.
Il network locale Cctv ha riportato che nel weekend di sabato 5 e domenica 6 dicembre, la visibilità a Pechino era ridotta a 200 metri di distanza a causa della nuvola di smog che sta avvolgendo la città.
Il primo dicembre, il governo aveva già attuato le prime misure per abbassare i livelli di smog, chiudendo le autostrade e consigliando alle scuole di limitare le attività all’aria aperta.
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