Il presidente francese Francois Hollande ha annunciato la fine dell’Operazione Sangaris nella Repubblica Centrafricana entro il prossimo ottobre.
La missione militare francese nel paese era stata lanciata nel 2013 per sedare le violenze tra le milizie cristiane e musulmane che avevano causato migliaia di vittime e costretto 500mila persone ad abbandonare le proprie case.
L’Operazione Sangaris, che contava inizialmente oltre duemila soldati, è stata ridotta fino alle 350 unità attuali. Alcuni soldati francesi, insieme ad altri peacekeepers stranieri, erano stati accusati di abusi sessuali su minori.
La missione internazionale di peacekeeping dell’Onu denominata MINUSCA e incaricata di sopprimere le violenze di stampo confessionale contava più di 12mila soldati e agenti di polizia e oltre 500 funzionari civili.
Ma mentre i francesi si preparano a partire, a metà giugno le violenze sono ricominciate e circa seimila persone sono fuggite nei vicini Ciad e Camerun.
Il presidente della Repubblica Centrafricana, Faustin-Archange Touadera in carica da marzo dopo elezioni in larga parte pacifiche, ha lanciato l’allarme che il paese resta a rischio mentre l’intera regione è infestata da gruppi armati.
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