Parlamento europeo Farage | Insediamento Parlamento europeo | Nigel Farage | Brexit
STRASBURGO – L’Europarlamento si è insediato oggi martedì 2 luglio. I deputati eletti nei 28 stati membri per le Elezioni 2019 sono entrati ufficialmente in carica per la legislatura 2019-2024.
I deputati neoeletti si riuniscono a Strasburgo fino al 4 luglio per la seduta plenaria costitutiva. In questa plenaria verrà eletto il Presidente, i 14 vicepresidenti e i cinque questori.
Il Parlamento voterà anche sulla composizione delle commissioni e delle sottocommissioni permanenti, e si darà così inizio alla nuova legislatura.
Parlamento europeo Farage | Proteste durante l’inno
La prima seduta, durata solo 23 minuti, si è conclusa con l’estrazione a sorte degli 8 scrutatori, che domani si occuperanno delle operazioni di voto per l’elezione del presidente.
Una decina di deputati euroscettici, in particolare brexiters, hanno ascoltato l’inno europeo di spalle, per protesta. Tra questi, Nigel Farage.
Parlamento europeo Farage | L’intervista
Appena dopo l’insediamento ufficiale del Parlamento TPI ha intervistato Nigel Farage, eurodeputato britannico, uno dei più grandi fautori dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, che ha comunque deciso di candidarsi alle elezioni europee con il Brexit Party, nonostante il suo ben noto sentimento euroscettico.
È un momento complicato a livello politico. Nelle ultime settimane abbiamo attraversato un momento complesso.
Parlamento europeo Farage | L’Europa secondo Nigel
Oh! È sbagliatissima perché vogliamo essere una democrazia. E invece ci sono migliaia di persone in questo palazzo dorato, con macchine di lusso, senza nessun bisogno di tutto questo.
Ma, a parte questo, le dirò una cosa: noi compriamo litri e litri di Prosecco italiano ogni anno, siamo tra i primi consumatori, ma non abbiamo bisogno dell’Unione europea, non abbiamo bisogno di Bruxelles per comprare il vostro Prosecco, per commerciare in Europa. Non abbiamo bisogno di tutto questo spreco.
Io voglio un’Europa fatta di nazioni, di Stati sovrani nazionali. Di democrazie che rispettano le tradizioni.
Ve lo assicuro: non abbiamo bisogno di tutta questa politica europea. Adesso devo andare.
> Il Regno Unito voterà alle prossime elezioni europee?
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