Con 408 voti favorevoli, 254 contrari e 33 astensioni il parlamento Ue ha approvato il 15 febbraio il Ceta, “Comprehensive Economic and Trade Agreement”, l’accordo commerciale tra Unione europea e Canada.
L’intesa prevede l’eliminazione di una serie di barriere tra le due parti. In sostanza, consiste nell’eliminazione del 98 per cento delle barriere e dei dazi doganali esistenti negli scambi commerciali tra Ue e Canada, la liberalizzazione del mercato dei servizi tra le due sponde dell’Atlantico, e la concessione dell’accesso agli appalti pubblici canadesi alle imprese europee, sia a livello federale che delle amministrazioni locali.
Il via libera di Strasburgo era decisivo per concludere favorevolmente i negoziati, cominciati nel 2009. “Questo è un accordo che riguarda anche i nostri valori”, ha affermato la Commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstrom durante la sessione plenaria. “Il Canada è un paese democratico che condivide gran parte dei nostri valori, ha un settore pubblico forte ed è impegnato con noi per lavorare per modellare la globalizzazione”, ha sottolienato la Commissaria al commermcio.
Nel suo discorso, Malmstrom ha voluto sottolineare i benefici per le piccole e medie imprese europee, soprattutto del settore tessile e calzaturiero, e ha promesso a breve delle misure di tutela per il settore bovino, sottolineando la trasparenza assicurata dal metodo negoziale adottato con il Canada.
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