Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Papa Francesco: “Un politico non deve seminare odio. Conte? Un uomo intelligente”

    Di Marta Facchini
    Pubblicato il 3 Giu. 2019 alle 08:42 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:54

    Papa Francesco Romania | Conferenza Stampa Papa Francesco | Giuseppe Conte

    “Lo confesso, non la capisco, devo studiare”. Ad alludere alla politica italiana è papa Francesco, di ritorno dal viaggio in Romania, mentre rispondeva alle domande dei cronisti nel corso della conferenza stampa tenuta a bordo dall’aereo papale. O meglio, come riportato da chi era con lui, Bergoglio ha quasi dribblato alle questioni poste dai giornalisti. In particolare, non ha risposto a un interrogativo: quale era la sua opinione sull’utilizzo dei simboli religiosi nell’ultima campagna elettorale, quella per le Europee.

     

    Papa Francesco insieme al Presidente della Romania
    Credit: Ansa

    “Sarebbe imprudente, da parte mia, senza informazioni” esprimere commenti, ha detto il Papa. Che ha aggiunto: “Io prego per tutti perché l’Italia vada
    avanti, gli italiani si uniscano e siano leali”. E sul ministro dell’Interno Matteo Salvini ha chiarito che “non ha chiesto un’udienza”, sciogliendo i dubbi e le indiscrezioni sul fatto che il leader del Carroccio avrebbe voluto un incontro.

    Elogio, invece, per il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per cui un’udienza è stata accordata “come indica il protocollo”. Un incontro apprezzato da Francesco: “è stata una bella udienza, un’ora e più. È un uomo intelligente, un professore, sa di cosa parla”.

    Papa Francesco Romania | Uno sguardo politico sull’Europa

    “Pregate per l’Europa, se siete credenti. E ai non credenti dico: auguratevi buona volontà e il desiderio che l’Europa torni a essere il sogno dei padri fondatori”, ha detto Francesco sottolineando anche che “la malattia della politica è la corruzione”, un problema”universale”.

    Sulla questione migranti, il Pontefice ha affermato che lasciano il paese “non per turismo ma per necessità”. E , per la prima volta nel viaggio in un paese dell’ex cortina di ferro, ha pronunciato la parola “comunismo” per fare riferimento a quanto successo all’economia della Romania dopo la caduta del regime. “Serve un appello per la solidarietà mondiale”, ha aggiunto.

    Riprendendo il tema del viaggio apostolico nel paese dell’Europa dell’Est, ha parlato dei rapporti tra cattolici e ortodossi definendo i cattolici “a volte chiusi, intransigenti” e ribadendo la necessità di “camminare insieme”.

    Conferenza Stampa Papa Francesco | Il rapporto con Benedetto XVI

    “Ogni volta che vado a trovarlo (papa Benedetto XVI, ndr) lo sento così”, come un nonno, “gli prendo la mano e lo faccio parlare. Lui parla poco e
    adagio ma parla sempre. Il problema di Benedetto sono le ginocchia, non la testa. È lucidissimo”.

    “Con lui mi sento forte, sento il succo delle radici e che la tradizione della Chiesa non è una cosa da museo ma un succo per crescere”, ha aggiunto Bergoglio spazzando via tutte le polemiche sul documento del Papa emerito sulla pedofilia che, secondo alcuni osservatori, non era totalmente in linea con le scelte di Francesco.​

    Papa Francesco in Romania | Le scuse ai rom

    Nel suo ultimo giorno di visita apostolica in Romania, papa Francesco, parlando nel quartiere rom di Blaj, ha chiesto scusa per le “discriminazioni, le segregazioni e i maltrattamenti” subiti dalla comunità.

    “È il peso delle discriminazioni, delle segregazioni e dei maltrattamenti subiti dalle vostre comunità. La storia ci dice che anche i cristiani, anche i cattolici non sono estranei a tanto male”, ha aggiunto. (Qui l’articolo completo)

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version