Papa Francesco ha detto che le donne esposte al virus Zika potrebbero ottenere il permesso di utilizzare metodi contraccettivi per evitare di rimanere incinta.
Il Pontefice, che ha parlato ai giornalisti durante il volo di ritorno dal viaggio apostolico in Messico, ha chiarito e ribadito la ferma posizione della Chiesa cattolica nei confronti dell’aborto, sostenendo che è un crimine e male assoluto.
Non solo: Francesco ha categoricamente escluso che l’aborto possa essere una risposta all’emergenza Zika, paragonando la pratica alle uccisioni di mafia.
“L’aborto non è il minore dei mali, ma un crimine. È l’assassinio di una persona per salvarne un’altra. È quello che fa la mafia”, ha detto Francesco nella sua risposta appassionata. “È un crimine, è il male assoluto”.
Ciononostante, il Santo padre ha mostrato un importante segno d’apertura nei confronti di quelle donne che in Sudamerica stanno tentando di abortire per paura che i figli nascano con la microcefalia, ovvero con una testa insolitamente piccola e conseguenti danni neurologici.
Il Papa ha aggiunto quindi che i metodi contraccettivi artificiali potrebbero essere un estremo rimedio per aggirare la gravidanza.
Il virus Zika è stato dichiarato d’emergenza globale dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il virus al momento ha contagiato 33 paesi del centro e sud America.
— Tutto quello che dovreste sapere sul virus Zika
Il dibattito sull’interruzione della gravidanza colpisce oggi in particolar modo l’America latina, dove l’aborto viene discusso in maniera più aperta anche nei paesi più conservatori.
La Chiesa cattolica, che conta 1,2 miliardi di fedeli, insegna che l’aborto è un crimine perché la vita comincia al momento del concepimento. Secondo la Chiesa, la contraccezione è sbagliata perché non fa altro che bloccare la naturale trasmissione della vita.
Francesco ha menzionato nella sua risposta che uno dei suoi predecessori, Papa Paolo VI (1963-1978) aveva emesso una dispensa speciale che consentiva alle suore in Africa di usare la pillola contraccettiva per via del rischio di essere stuprate durante i conflitti.
Francesco non ha chiarito quando Paolo VI fece questa concessione, ma si ritiene che fosse negli anni della guerra nel Congo belga. Si sa poco di questo episodio, che non fu particolarmente pubblicizzato all’epoca, negli anni Sessanta.
Papa Francesco ha inoltre dichiarato che, diversamente dall’aborto, “evitare una gravidanza non è il male assoluto”, aggiungendo che in alcuni casi i metodi contraccettivi potrebbero essere il minore dei mali.
Nel suo commento sulla Zika, Francesco ha invitato le comunità mediche e scientifiche a fare tutto il possibile affinché si sappia di più sul virus.