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    Pamela Anderson attacca il leader della Lega: “La soluzione non è più Macron o più Salvini”

    L'attrice ha anche affermato che la soluzione per la crisi europea passa per un risveglio pan-europeo in grado di andare oltre i confini e le nazionalità

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 6 Dic. 2018 alle 19:23 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:43

    “La soluzione non è più Macron o più Salvini, che hanno bisogno l’uno dell’altro e si rafforzano a vicenda. La soluzione non può che essere un risveglio pan-europeo che attraversi i confini e le nazionalità, in grado di affrontare la profonda crisi economica, sociale ed ecologica dell’Europa oggi”.

    A pubblicare questo commento contro il ministro dell’Interno italiano e il presidente francese è stata la famosa attrice Pamela Anderson, che ha affidato la sua critica al social Twitter.

    In tanti hanno condiviso il suo tweet e commentato le sue affermazioni. Gli utenti più audaci, oltre a congratularsi con lei per le sue parole, hanno anche proposto alla Anderson di candidarsi per le primarie del Partito democratico italiano o di unirsi all’Internazionale progressista.

    Pamela Anderson è solo l’ultima esponente del mondo dello spettacolo che si schiera contro il ministro Salvini e le politiche nazionaliste che si stanno diffondendo sempre più in Europa.

    La risposta di Salvini non tarda ad arrivare: Ahimè, con dolore, da affezionato spettatore e fan di “#Baywatch“, lei questo sabato a Roma non ci sarà.  #primagliitaliani #dalleparoleaifatti, scrive su Twitter il vicepremier. Il tweet scritto da Salvini non è corretto da un punto di vista grammaticale.

    Intanto, la Lega si prepara alla manifestazione dell’8 dicembre 2018, a Roma, a sostegno del suo leader e delle sue politiche.

    Nella stessa giornata è stata indetta una contro-manifestazione europeista e anti-sovranista. L’iniziativa è promossa da Europa Now!, associazione europeista fondata da Gian Paolo Accardi, Maurizio D’Amore, Eric Jozsef e Gianna Radiconcini.

    L’Internazionale progressista – L’idea dell’Internazionale progressista è stata lanciata alcuni mesi prima dall’ex ministro delle Finanze greco sulle pagine del Guardian, che si era rivolto così a Bernie Sanders: “Diamo vita a un comitato globale col compito di progettare un piano comune per un New Deal internazionale, un nuovo e progressista Bretton Woods”.

    “È il momento giusto per i democratici di tutto il mondo di formare un Progressismo Internazionale, nell’interesse della maggioranza delle persone in ogni continente, in ogni paese”, ha concluso Varoufakis.

    L’ex ministro greco aveva risposto così all’intervista rilasciata poco prima dello stesso Sanders, che aveva denunciato l’avanzata del populismo e il bisogno di dar vita a “un movimento internazionale progressista che segua una visione di prosperità condivisa, di sicurezza e dignità per tutti, e che si muova contro l’esistente ineguaglianza globale che riguarda non solo la ricchezza ma anche il potere politico”.

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