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    Palloncini sull’Atlantico

    Non si può attraversare l'oceano sorretti da una manciata di palloncini. Ma qualcuno ci ha provato

    Di Gualtiero Sanfilippo
    Pubblicato il 16 Set. 2013 alle 13:15 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 09:06

    Molti avranno visto uno degli ultimi cartoni animati della Pixar, “Up”.   

    Ricordate il vecchietto arzillo, il suo viaggio a bordo della sua casa trainata da migliaia di palloncini verso una destinazione ignota?

    Jonathan Trappe, informatico della Carolina del Nord, si è chiesto se era possibile farlo veramente e ha provato a oltrepassare l’oceano atlantico nello stesso modo.

    Una scialuppa modica, poco più di 300 palloncini a elio e il gioco è fatto. Trappe ha dato il via al suo viaggio, giovedì mattina, partendo da Caribou, nel Maine. Il suo obiettivo era atterrare da qualche parte in Europa, in quella linea invisibile che parte dall’Islanda e termina in Marocco.

    Dopo 12 ore di volo il viaggio che doveva durare sei giorni è volto al termine, Trappe riesce a raggiungere un angolo remoto della Terranova occidentale, un’isola canadese in mezzo all’oceano. «Non mi sembra certo la Francia», ha scritto il “pilota” sulla sua pagina Facebook al termine della traversata.

    Non ci è riuscito, ma ci ha provato.

    «Ho anche io paura di morire», aveva detto prima dell’inizio del suo viaggio: «Ma la voglia di fare qualcosa che nessuno ha mai fatto è più forte».

    Trappe aveva già provato a realizzare dei record. Ad oggi è l’unica persona ad aver attraversato lo stretto della Manica nel maggio aggrappato a una sedia di vimini sorretto da palloncini, nel Maggio del 2010, e le Alpi nel settembre 2011.

    In quest’ultima avventura ha collaborato con lui Joseph Kittinger, il colonnello dell’aviazione che fu il primo uomo ad aver attraversato l’Atlantico su un pallone aerostatico nel 1984.

    «Ho accettato il ruolo di consulente perché voglio aiutare il giovane Trappe a realizzare il suo sogno. Come me, lui vuole essere ricordato per il raggiungimento di qualcosa che nessuno ha raggiunto prima», ha detto Kittinger.

    Ma l’unica lezione della loro impresa è semplice: non è certo una grande idea provare ad attraversare l’Oceano sospesi da una manciata di palloncini a elio.

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