Gli agenti di frontiera israeliani hanno ucciso un ragazzo di 16 anni palestiniano accusato di aver tentato di accoltellare un soldato israeliano in Cisgiordania. L’incidente sarebbe il terzo nella zona in poche settimane.
In Cisgiordania gli attacchi dei terroristi palestinesi sono iniziati dopo quelli di Gerusalemme, dove gli scontri con i cittadini e i soldati israeliani si sono intensificati negli ultimi due mesi. Nell’ultimo periodo 11 israeliani e 69 palestinesi sono morti negli assalti. Lunedì 2 novembre, dopo la morte del sedicenne, un altro palestinese armato di coltello avrebbe fedito diversi israeliani, tra cui una donna di 80 anni.
Nei giorni scorsi, tra gli altri, ha perso la vita anche una donna di 18 anni, che secondo le ricerche riportate dai media israeliani si sarebbe potuta risparmiare. I soldati le avrebbero sparato dopo che lei aveva mostrato loro un coltello, nella città cisgiordana di Hebron.
Nell’ultima settimana le autorità palestinesi hanno deciso di tenere funerali ufficiali per i palestinesi morti per mano israeliana, in modo che le minoranze violente non approfittino del momento delle cerimonie per scatenare nuove violenze.