Bruxelles taglia i costi delle carte di credito. La Commissione Europea ha proposto un pacchetto legislativo che prevede la riduzione delle tariffe interbancarie, cioè i costi che le banche applicano tra di loro per le transazioni con carte e bancomat. L’obiettivo è aumentare la trasparenza e favorire l’integrazione del mercato europeo. Non mancano le critiche delle società finanziarie che per prime verrebbero investite dalle misure.
Il provvedimento, composto da una direttiva e da una proposta di regolamento, è stato presentato ieri dal commissario per il mercato unico Michel Barnieri e dal commissario alla concorrenza Joaquin Almunia. Il testo prevede l’adozione di un tetto massimo per le commissioni bancarie dello 0,2% per le carte di debito e dello 0,3% per le carte di credito. La diminuzione dei costi permetterebbe un maggiore uso dei mezzi elettronici di pagamento.
“Le tariffe interbancarie oggi variano da Paese a Paese e sono dei costi nascosti per i consumatori”, ha dichiarato il commissario al mercato interno Michel Barnier, che al momento “si scaricano su tutti i consumatori e non solo su chi paga con carta credito”.
Il commerciante che accetta il pagamento con carta di credito o debito deve poi versare attraverso la sua banca un importo di commissione molto diverso tra i Paesi dell’Unione Europea. In media, la somma che la banca del commerciante paga alla banca del consumatore ammonta allo 0,9% del totale della transazione, ma può arrivare a picchi dell’1,5%. Gli oneri per i commercianti, con il nuovo pacchetto, verrebbero ridotti significativamente, comportando benefici per la concorrenza e lo sviluppo di sistemi di pagamento più efficienti.
Se la proposta dovesse passare, le compagnie finanziarie direttamente colpite sarebbero Visa e Mastercard, secondo cui tagliare le tariffe farebbe aumentare il costo della carta di credito. Per America Express, Diners e Paypal invece non ci saranno conseguenze, poichè applicano schemi di pagamento diversi che non prevedono tariffe interbancarie.
La proposta prevede un’introduzione graduale delle misure: il tetto alle commissioni sarà applicato per un periodo transitorio di 22 mesi solo alle transazioni transnazionali e, alla fine del periodo di prova, anche a quelle dei mercati interni.
Il provvedimento aspetta ora l’approvazione da parte del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea.
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