Il Reputation Institute è una società di consulenze specializzata
in “reputazione”, ovvero quel fattore difficilmente sintetizzabile e spesso
mobile che riguarda la percezione che gli altri hanno di noi, non
necessariamente corrispondente alla realtà.
Così come gli individui, anche comunità più grandi hanno una
loro reputazione, e così il Reputation Institute ha recentemente stilato una
classifica degli stati del mondo meglio considerati, tenendo conto di 16
diversi fattori, tra cui la bellezza e la sicurezza per i visitatori, il
carattere accogliente degli abitanti, politiche progressiste, un governo
efficace e molto altro. Dopo un sondaggio online a cui hanno risposto 58mila residenti nei paesi del G8, questa è
stata la Top 20 dei risultati:
1. Svezia
2. Canada
3. Svizzera
4. Australia
5. Norvegia
6. Finlandia
7. Nuova Zelanda
8. Danimarca
9. Irlanda
10. Paesi Bassi
11. Austria
12. Italia
13. Regno Unito
14. Giappone
15. Francia
16. Belgio
17. Spagna
18. Germania
19. Portogallo
20. Singapore
Secondo Nicolas Trad, dirigente della società, la classifica
di quest’anno dimostra che “le unità di misura tradizionali e oggettive, come
le dimensioni o la produzione economica, hanno poca attinenza con la
connessione emotiva delle persone nei confronti di una nazione. Essere
accoglienti, sicuri e belli sono i primi tre fattori che determinano la
reputazione di un paese, e le nazioni con una reputazione forte hanno più possibilità
di accogliere più turisti, aumentare le esportazioni, migliorare i rapporti diplomatici e attirare gli investimenti stranieri, la conoscenza e il talento”.
Se quest’anno è la Svezia la più amata dai votanti, l’anno
scorso era stato il Canada a situarsi sul gradino più alto della classifica, ma
secondo i rappresentanti di Reputation Institute, se è vero che il paese in
questione è leader mondiale come luogo percepito come ideale per studiare o come
destinazione turistica, ha ancora qualche difficoltà come destinazione
aziendale e ambiente di investimento.
Sicuramente appare invece chiaro che la regione scandinava
sia in generale l’area del mondo con la reputazione più alta, visto non solo il
primo posto della Svezia, ma la presenza tra i primi otto posizionati di Finlandia,
Norvegia e Danimarca.
Sempre per quanto riguarda le macroaree del mondo, per
quanto riguarda l’intero continente americano, dopo il Canada la classifica non
prevede alcun paese della zona fino al Costa Rica (al 22esimo posto), e poi Perù
(23) e Brasile (24).
Gli Stati Uniti sono invece al 28esimo posto nella lista,
tra la Polonia e Argentina.
Per quanto riguarda invece i paesi con una reputazione più
infelice, questi sono quelli considerati i peggiori:
61. Kazakistan
62. Nicaragua
63. Angola
64. Algeria
65. Russia
66. Nigeria
67. Arabia Saudita
68. Pakistan
69. Iran
70. Iraq
Le nazioni che hanno guadagnato più “punti” nella propria
reputazione rispetto alla lista del 2015 sono la Francia (+4,9 punti),
nonostante un ovvio calo per i valori riguardanti la sicurezza, la Russia (+4,7
punti) e il Perù (+2,9 punti).
Le nazioni che invece hanno perso più punti comprendono la
Turchia (-7 punti), l’Arabia Saudita (-4,7 punti) e il Belgio (-4,3 punti).
A volte poi le nazioni si sentono rispettabili, ma il resto
del mondo vede le cose diversamente: in questo senso la più grande distanza tra
l’immagine di sé che hanno i cittadini di un certo paese e la percezione
globale è nel caso della Russia. La nazione ha infatti ricevuto un punteggio di
39.82 e si è classificato al 65esimo posto su 70, ma, quando i russi sono stati
intervistati rispetto al proprio stesso paese, il punteggio raggiungeva la
cifra di 80,8, una differenza di 41 punti.
Le nazioni che invece sembrano avere complessi di
inferiorità sono il Sud Africa, che si è autoconferito un punteggio di 29,3,
mentre nel complesso ha toccato i 49,2 punti, ma anche l’Italia, alla quale sono
stati assegnati 71,7 punti dal mondo contro i 57,1 dati al Bel Paese dagli
stessi cittadini italiani.