Oscar Pistorius, atleta olimpico e paralimpico sudafricano, è stato condannato da un tribunale del suo paese a sei anni di carcere per aver ucciso l’ex fidanzata Reeva Steenkamp.
Nel giorno di San Valentino nel 2013, Pistorius sparò a Reeva Steenkamp nel bagno della casa che condividevano. Pistorius ha sostenuto di aver pensato si trattasse di un intruso.
Venerdì 4 dicembre 2015 la Corte d’appello aveva cambiato la sentenza da omicidio colposo a volontario – accusa che implica almeno 15 anni di carcere – e l’uomo stava aspettando di sapere se dagli arresti domiciliari sarebbe dovuto tornare in prigione per finire di scontare la propria pena.
Pistorius aveva finora trascorso solo dieci mesi in carcere, per poi trasferirsi presso la casa di suo zio.
Inizialmente Pistorius era stato condannato a cinque anni con l’accusa di omicidio colposo (quindi il tribunale aveva accettato la versione dell’imputato secondo cui si sarebbe trattato di uno scambio di persona). Il fatto che nonostante il cambio di accusa in omicidio volontario la sentenza sia rimasta quasi invariata ha già suscitato diverse polemiche.
C’è inoltre la possibilità che, secondo le leggi sudafricane, Pistorius possa scontare effettivamente solo un terzo della pena, in caso di buona condotta.