L’opposizione siriana tornerà a partecipare ai negoziati di Astana sul conflitto siriano il 4 maggio. La notizia è stata comunicata dall’agenzia di stampa Ria che ha citato una fonte coinvolta nei colloqui di pace.
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Il 3 maggio una fonte diplomatica aveva comunicato a Reuters che la delegazione dei ribelli non si era presentata all’appuntamento nella capitale del Kazakistan. L’opposizione armata siriana aveva confermato di aver sospeso la sua partecipazione ai negoziati e aveva chiesto al governo di interrompere i bombardamenti sull’area del paese che è sotto il suo controllo.
I partecipanti ai negoziati di Astana hanno approvato nel primo pomeriggio del 4 maggio il memorandum che istituisce le quattro “aree di sicurezza” – o zone cuscinetto – in Siria. L’aviazione siriana e quella russa fermeranno le operazioni militari in queste aree.
Il memorandum prevede lo stop a tutte le ostilità tra ribelli e forze governative siriane all’interno delle zone cuscinetto, a partire dal 6 maggio. Il documento ha validità di sei mesi e può essere prolungato per altri sei.
I paesi garanti della tregua in Siria – Russia, Turchia e Iran – delineeranno le mappe delle “zone sicure” entro il 4 giugno.
La delegazione dell’opposizione armata siriana ha dichiarato “inaccettabile” ogni accordo di cessate-il-fuoco che non comprenda “tutto il territorio della Siria”. I ribelli inoltre rigettano ogni coinvolgimento dell’Iran e “delle milizie ad esso legate” nonché il suo ruolo di “garante della tregua”.
Il prossimo vertice di Astana si terrà a metà luglio e sarà preceduto da consultazioni di esperti in Turchia.
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