L’opposizione siriana ha fatto sapere di aver rimandato la sua partecipazione ai negoziati di pace sulla Siria a tempo indeterminato. La ripresa dipenderà dalla “correzione del percorso dei negoziati”.
L’opposizione ha inoltre avanzato forti lamentele sulla politica degli Stati Uniti, che continua a organizzare colloqui “senza che noi otteniamo qualcosa di concreto”, ha detto George Sabra, che ha invitato la comunità internazionale a fornire ai siriani i mezzi per difendersi.
Il comitato per le negoziazioni ha accusato le forze governative di aver definitivamente fatto saltare il cessate il fuoco, in corso dal 27 febbraio scorso. I combattimenti si stanno intensificando negli ultimi giorni, in particolar modo nella zona di Aleppo.
Il Cremlino ha commentato la scelta dell’opposizione sostenendo la necessità di far continuare i colloqui. “La necessità di proseguire il dialogo e di mantenere la tregua è stata ribadita ieri in un colloqui telefonico tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il presidente russo Vladimir Putin”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
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