L’opera che lo street artist più famoso al mondo ha realizzato in onore delle vittime del Bataclan è stata rubata.
Bansky aveva dipinto il murale proprio sulla porta di un’uscita di sicurezza del teatro parigino dove la notte del 13 novembre 2015 hanno perso la vita 90 persone. In quella tragica serata, quella in cui gli attentati terroristici hanno marchiato per sempre la capitale francese, si stava tenendo il concerto del gruppo Eagles of Death Metal. Molti degli spettatori utilizzarono proprio quella porta per fuggire dalla furia omicida degli attentatori. E, grazie a quella porta, si sono salvati.
Nella notte tra il 25 e il 26 gennaio 2019, però, l’opera d’arte è stata portata via. A renderlo noto proprio la gestione del Bataclan tramite un tweet.
L’opera di Banksy è un murale che raffigura una donna in lutto. Il Bataclan, da parte sua, ha parlato di”profonda indignazione” per la scomparsa di un “simbolo di raccoglimento”. Il murale, hanno aggiunto rammaricati, “è di proprietà di tutti”, quindi “parigini e cittadini del mondo”.
“Banksy ha donato quest’opera d’arte sulla porta d’uscita di sicurezza per una ragione – hanno poi continuato dal locale – cioè che “l’essenza stessa della street art è di dare vita a un’opera d’arte in un ambiente particolare e noi siamo convinti che quest’opera non avesse senso se non in quel posto. Per questo noi avevamo voluto lasciarla libera, in strada, accessibile a tutti”.
Non è la prima volta che si verifica un episodio del genere, anche se quella volta l’epilogo era stato diverso: di recente un uomo romeno di 28 anni, incensurato, pensava di farla franca e con nonchalance stava uscendo dal MuDeC di Milano con un’opera di Banksy. L’uomo aveva sostituito l’originale con una copia e, in barba alla sicurezza, credeva di aver compiuto il colpo del secolo, quando uno degli addetti alla vigilanza l’ha fermato, prima di mettere piede fuori dal museo di Milano e ha scoperto il furto.
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