L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Zeid Ra’ad al-Hussein, ha chiesto di riconsiderare la decisione della Corte suprema venezuelana che ha esautorato dei suoi poteri il parlamento del paese il 30 marzo.
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Il provvedimento aveva di fatto autorizzato il presidente Nicolas Maduro a governare senza il controllo dell’assemblea legislativa, rendendo conto dell’azione esecutiva alla stessa corte. Gli oppositori di Maduro hanno reagito il 31 marzo con forti proteste nella capitale.
Alcuni manifestanti hanno bloccato un’autostrada nei pressi di Caracas. “Oggi in Venezuela ci siamo svegliati bloccando le strade”, ha detto il deputato dell’opposizione Miguel Pizarro mentre si trovava in una folla che con slogan e bandiere protestava contro quello che è considerato uno sbandamento verso la dittatura di Maduro.
Il Venezuela attraversa un periodo di stallo economico a causa della recessione e dell’inflazione. “La separazione dei poteri è essenziale perché la democrazia funzioni e tenere aperti degli spazi democratici è essenziale per assicurare che i diritti umani siano rispettati”, ha commentato al-Hussein in un comunicato.
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