Sette membri della stessa famiglia, inclusi due minori, sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco nello stato messicano di Guerrero, hanno riferito le autorità sabato 30 luglio 2016, mentre domenica sono stati trovati altri 11 cadaveri ad Acapulco.
L’episodio è avvenuto nel comune di Tepecoacuilco de Trujano, località vicina a Iguala dove nel 2014 scomparvero 43 studenti che si ritiene siano stati uccisi.
L’anno scorso in Messico ci sono stati 20.525 omicidi, di cui 2.402 proprio nello stato di Guerrero.
Non è immune dalla violenza nemmeno Acapulco, una volta la più popolare meta turistica del Messico, dove domenica 31 luglio sono state uccise otto persone.
Infatti tre uomini sono morti durante una sparatoria in un bar, mentre due uomini e una donna sono stati rinvenuti in una macchina. I loro corpi senza vita mostravano segni di tortura.
Infine, due giovani sono stati uccisi, separatamente, all’interno dei propri veicoli nella zona portuale della città.
Non solo: una chiamata anonima ha avvertito la polizia che nella stessa zona si trovava una fossa poco profonda dove gli agenti hanno ritrovato altri tre cadaveri.
L’ondata di violenza che attraversa il Messico e in particolare lo stato di Guerrero appare in relazione con gli scontri tra gang criminali per il controllo degli affari illeciti e in particolare del traffico di droga.
Nonostante l’arresto di vari signori della droga e della criminalità organizzata, le autorità hanno difficoltà ad arginare la violenza.
Leggi l'articolo originale su TPI.it