Il farmaco antivirale remdesivir, usato negli scorsi mesi sui pazienti Covid-19, incluso il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ha poco o nessun effetto sulla sopravvivenza e sulla progressione della malattia tra i pazienti ospedalizzati. A dirlo è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che ha eseguito degli esami su quattro farmaci, che hanno coinvolto 11mila pazienti in 30 Paesi.
Secondo il Solidarity Trial dell’Oms, il remdesivir e gli altri tre farmaci coinvolti – il trattamento contro l’Hiv lopinavir/ritonavir, il farmaco contro la malaria idrossiclorochina e l’interferone, sviluppato per la sclerosi multipla – “sembrano avere poco o nessun effetto” sui pazienti ricoverati per Covid-19.
Le speranze riposte negli scorsi mesi sul remdesivir – nato come farmaco contro l’Ebola – erano molte, tanto che l’Unione europea ha annunciato all’inizio del mese un contratto per la fornitura di 500mila dosi aggiuntive del farmaco antivirale, dopo che le dosi erano diventate scarse a causa dell’acquisto massiccio degli Usa.
Nonostante i dubbi sulla sua efficacia, inoltre, il remdesivir è stato il primo farmaco a ricevere l’approvazione dell’Ema – Agenzia Europea per i Medicinali – per il trattamento di casi gravi della malattia causati dal nuovo coronavirus. Altri studi hanno sottolineato invece l’efficacia del farmaco nell’accorciare i tempi di guarigione negli adulti ricoverati con Covid-19 e con evidenza di infezione del tratto respiratorio inferiore.
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