Barack Obama, ex presidente degli Stati Uniti, a quasi un anno dall’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, è tornato a tenere comizi, per sostenere i candidati democratici alle elezioni di martedì 7 novembre per il rinnovo dei governatori degli stati del New Jersey e della Virginia.
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Durante i suoi interventi, l’ex presidente Obama ha chiesto agli elettori di rifiutare la crescente “politica della divisione” promossa negli ultimi tempi nel paese e che sta corrodendo la democrazia statunitense.
Senza mai nominare il presidente Donald Trump, Obama ha chiesto ai cittadini che voteranno alle elezioni del 7 novembre in New Jersey e Virginia di inviare un forte messaggio alla politica.
“Si può mandare un messaggio al Paese e al mondo, quello che respingiamo la politica delle divisioni, respingiamo la politica della paura”, ha detto l’ex presidente a un comizio, davanti a una folla di sostenitori che urlavano lo slogan “Four more years”, altri quattro anni, un inno di solito rivolto ai presidenti che cercano la rielezione.
Barack Obama ha già svolto i due mandati presidenziali previsti dalla costituzione degli Stati Uniti e non potrà candidarsi per un terzo, ma il sostegno degli elettori democratici per l’ex presidente non è diminuito.
La presenza ai comizi democratici di Obama ha ricordato all’elettorato quanto le elezioni locali in New Jersey e Virginia siano cruciali per la riscossa del partito, che appena un anno fa perse non solo la presidenza ma anche la maggioranza al Congresso.
L’ex presidente ha per questo chiesto agli elettori di Newark, in New Jersey e agli Stati Uniti di “svegliarsi”. “siamo nel XXI secolo, non nell’Ottocento”, ha detto Obama.
“C’è chi cerca deliberatamente di infondere rabbia nelle persone, demonizzando le persone che hanno idee politiche differenti”, ha notato l’ex presidente. “Questo a volte è frustrante”.
Questo metodo, ha ammonito Obama, può concedere un “vantaggio tattico” nel breve termine, ma rischia di far piombare gli Stati Uniti indietro di “50 anni”, dividendo il paese.
I commenti di Obama arrivano a poche ore dalle dichiarazioni di un altro ex presidente degli Stati Uniti, il repubblicano George W. Bush che, senza nominare Donald Trump, ha denunciato il crescente “nazionalismo” e ribadito come siano state inaccettabili le ingerenze russe nelle elezioni statunitensi.
Bush aveva anche difeso la tradizionale politica di apertura degli Stati Uniti nei confronti dell’immigrazione e del libero commercio.
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