Obama: “I giovani salveranno il mondo”
“I giovani di tutto il mondo stanno chiedendo che l’America torni ad essere leader nella lotta al cambiamento climatico. Se seguiamo la loro guida, questa generazione non solo cambierà il mondo, ma lo salverà”. Barack Obama è realista sulle possibilità che l’era inaugurata da Joe Biden possa varare tutte le riforme necessaria a cambiare il Paese: sa che il neo presidente dovrà scontrarsi con un Congresso contrario, tra mille difficoltà. Ma di una cosa è certo: la sua elezione ha mostrato a un’intera generazione di giovani che non sia “né strano né eccezionale avere un presidente nero” e contribuito ad aprire le loro vedute.
In un’intervista esclusiva al Venerdì di Repubblica, uscita all’indomani della pubblicazione del suo libro “Una terra promessa” e della vittoria ufficiale del suo ex vice alle elezioni presidenziali, Obama parla di futuro, ambiente, e giovani: la combinazione che potrà ridare all’America reduce da quattro anni di amministrazione Trump, divisa tra razzismo e multiculturalismo, chiusura e riformismo, la speranza che il Paese torni ad essere unito, e a rappresentare una guida a livello mondiale.
“Gli Stati Uniti hanno l’obbligo morale e pratico di promuovere un ordine mondiale basato su valori universali e regole chiare”, ricorda. “Siamo di fronte a un bivio, possiamo scegliere di andare più avanti con un modello migliore di cooperazione e integrazione, oppure possiamo arroccarci in un mondo diviso, in conflitto, arretrare nei confini più tradizionali dei nazionalismi, dei tribalismi, delle razze delle religioni”, avverte.
Ma per Obama “una nuova generazione di leader è già qui in mezzo a noi“. “Se volete una ragione di speranza e fiducia nel futuro, sono loro”, assicura. Come le sue figlie, Maia e Sasha, e i loro coetanei “decisi a battersi per la giustizia”, convinti che l’economia debba dare uguali opportunità a tutti e che l’ambiente vada protetto.
“Certo non sarà facile per questa nuova generazione iniziare una carriera lavorativa nel mezzo di una pandemia, ma confido nella loro resilienza”, afferma, e sottolinea di aver scritto “Una terra promessa” per loro, per invitarli “non solo a immaginare un mondo migliore, ma a costruirlo”. Perché per farlo “non basta eleggere un presidente”, bisogna rimanere informati e impegnati e “continuare a votare”. “Solo se partecipi, a livello nazionale e locale – spiega Obama – puoi ottenere un governo che rifletta le tue aspirazioni”.