Nella serata del 21 agosto, il presidente Donald Trump ha presentato la nuova strategia della sua amministrazione per la guerra in Afghanistan, iniziata nel 2001.
Nel discorso alla base militare di Fort Meyer, in Virginia, Trump ha spiegato che il suo intento originale era quello di ritirare le forze statunitensi dal paese asiatico. Ha detto però che ha deciso di restare, per “combattere e vincere”, non commettere gli stessi errori fatti in Iraq e non lasciare un vuoto da colmare ai talebani.
La proposta del presidente non è stata descritta nei dettagli. Trump ha detto che vuole cambiare rispetto al passato, collaborando con il governo afghano, ma senza mettere date di scadenza alla missione.
È certo che saranno inviato altri soldati, che andranno ad aggiungersi ai 9mila già presenti in Afghanistan. Non sono state specificate le cifre, ma fonti interne alla Casa Bianca hanno detto che saranno inviati almeno 4mila militari.
Un messaggio è stato mandato al Pakistan, ammonito di offrire rifugio ai terroristi. “Devono sapere che non esiste nessun posto dove possono nascondersi. Non esiste luogo al sicuro dal raggio d’azione delle armi americane”, ha detto Trump.
Non mancano critiche, che evidenziano come il presidente abbia cambiato per l’ennesima volta idea rispetto alla sua campagna elettorale, quando la guerra in Afghanistan era definita uno spreco di risorse e di tempo.
I talebani hanno risposto al discorso del presidente statunitense dicendo che l’Afghanistan diventerà un “altro cimitero” per gli Stati Uniti, se non si ritirerà dai loro territori.
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