Nel 2016 sono arrivati in Germania 280mila richiedenti asilo, circa 600mila in meno rispetto all’anno precedente. Le cifre sono state comunicate mercoledì 11 gennaio dal ministero dell’Interno tedesco, che ha spiegato la netta diminuzione degli arrivi con la chiusura nel 2016 della rotta balcanica grazie all’accordo con la Turchia.
L’anno record è stato il 2015, quando sono stati circa 890mila migranti e rifugiati ad arrivare in Germania attraverso la Grecia e i Balcani. Il numero di richieste di asilo nel 2016 è stato in realtà più alto rispetto al 2015 (745.545 domande), ma dal ministero fanno sapere che la maggior parte di esse si riferisce a migranti arrivati l’anno precedente.
“Questi dati dimostrano che le misure predisposte dal governo tedesco e dall’Unione europea stanno funzionando. Siamo riusciti a gestire e controllare il fenomeno delle migrazioni”, ha commentato il ministro dell’Interno tedesco Thomas de Maiziere.
La cancelliera Angela Merkel nel 2015 per affrontare l’emergenza immigrazione ordinò la temporanea apertura delle frontiere per i richiedenti asilo.
La decisione di sospendere le regole Ue, che impongono al primo stato dell’Unione europa nel quale arrivano i migranti di registrare e ospitare i richiedenti asilo, aveva lo scopo di aiutare le decine di migliaia di siriani in fuga dal conflitto nella loro nazione, ma di fatto ha permesso l’arrivo in Germania anche di migranti di altre nazionalità.
La politica delle porte aperte della cancelliera è stata nel corso dei mesi duramente criticata in patria e il partito euroscettico e anti immigrazione Afd nelle elezioni regionali in autunno ha conquistato consensi tra l’elettorato proprio ai danni dei cristiano-democratici di Merkel.
La Germania nel corso dell’anno ha dovuto affrontare anche una crescente minaccia terroristica, con numerosi attacchi sventati o falliti fino alla strage nel mercatino di Natale di Berlino il 20 dicembre del 2016.
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