L’incendio divampato nella Cattedrale di Notre Dame, a Parigi, lunedì 15 aprile ha provocato il crollo di due terzi del soffitto e della guglia. La struttura principale però è salva, così come sono stati messi in salvo numerosi capolavori storico-artistici.
Le prime immagini dall’interno della Cattedrale documentano come la Croce e l’Altare centrale siano miracolosamente scampati alle fiamme.
Un particolare che ha un significato forte per i fedeli cattolici. In molti hanno rilanciato sui social le immagini della Croce e dell’Altare accompagnate al motto dei certosini Stat crux dum volvitur orbis (“la croce resta salda mentre tutto cambia”).
Molte opere d’arte sono state salvate e trasferite, durante la notte, all’Hotel de Ville, sede del Comune parigino. Tra martedì 16 e mercoledì 17 aprile verranno trasferite al museo del Louvre.
Sono state messe in salvo anche le opere del Tesoro della cattedrale, tra cui la Sacra Corona di Spine, un pezzo di croce e un chiodo della Passione di Cristo.
La Corona di Spine, secondo la fede cattolica, è quella che i romani misero sulla testa di Gesù prima della crocifissione. Tra le opere salvate anche numerosi oggetti liturgici, manoscritti rari e opere di oreficeria.
Anche 16 statue di rame, rimosse dalla guglia per lavori di ristrutturazione giovedì 11 aprile, sono scampate all’incendio. Sono statue che raffigurano Gesù, i 12 apostoli e i simboli degli evangelisti.
Secondo il programma dei lavori, precedenti al tragico incendio di ieri a Notre Dame, le sculture in rame sarebbero dovute tornare al loro posto nel 2021.
Sono invece state devastate dalle fiamme le sculture che, da sempre, vegliavano e proteggevano la cattedrale e tutta la città di Parigi.
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