WASHINGTON (Stati Uniti) – Il presidente Donald Trump tiene il suo discorso sullo Stato dell’Unione, delineando le sue priorità per il prossimo anno.
AFRIN (Siria) / NEW YORK (Stati Uniti) – Offensiva dell’esercito turco e dei ribelli siriani contro l’enclave curda di Afrin, nel nord della Siria. Il Consiglio di sicurezza dell’ONU discute della Siria dopo il fallimento degli ultimi negoziati di Vienna.
LONDRA (Inghilterra) – Viene presentato il disegno di legge della Camera dei Lord sul ritiro dall’Unione europea. Dalle 15:00.
ADEN (Yemen) – Lotta per il potere e combattimenti ad Aden tra governo e separatisti nel sud dello Yemen.
SOCHI (Russia) – Il Cremlino riunisce elementi della società civile e politica siriana, un incontro respinto dall’opposizione, i curdi e gli occidentali.
BARCELLONA (Spagna) – Incertezza sulla riunione del Parlamento della Catalogna, che dovrebbe aprire il dibattito sulla nomina alla presidenza regionale di Carles Puigdemont.
BERLINO (Germania) – I conservatori e i socialdemocratici tedeschi stanno negoziando la formazione di una grande coalizione. 07:00
ATENE (Grecia) – Il presidente israeliano Reuven Rivlin inizia una visita ufficiale di tre giorni in Grecia, con colloqui con il suo omologo, Procope Pavlopoulos, e il primo ministro Alexis Tsipras.
ATENE (Grecia) – Il mediatore delle Nazioni Unite Matthew Nimetz in visita per discutere della disputa sul nome della Macedonia.
LOUVAIN (Belgio) – Il deposto presidente catalano Carles Puigdemont è l’ospite d’onore della cerimonia dei Nazionalisti fiamminghi dell’N-VA a Leuven.
STOCCOLMA (Svezia) – Il procuratore svedese presenta l’atto d’accusa contro Rakhmat Akilov, un richiedente asilo (respinto) uzbeko che ha lanciato un camion sulla folla su una strada pedonale a Stoccolma, uccidendo cinque persone il 7 aprile 2017.
GINEVRA (Svizzera) – Conferenza stampa del capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi, Pierre Krähenbühl, sul futuro dell’organizzazione dopo il congelamento degli aiuti statunitensi. 11:00.
NAIROBI (Kenya) – L’opposizione keniana vuole organizzare il giuramento del suo leader Raila Odinga, che si rifiuta di ammettere la sua sconfitta nelle elezioni presidenziali dello scorso ottobre. La cerimonia, prevista in un parco di Nairobi, è stata bandita dalle autorità, mentre la magistratura ha avvertito che un’iniziativa del genere sarebbe considerata un atto di “alto tradimento”, suscitando timori di possibili violenze.
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