I confini creano da sempre dispute e problemi, ma tra i due paesi scandinavi si è verificata una vera e propria crisi di immigrazione in piena regola e le responsabili di questa “guerra di confine” sono proprio le renne.
Jon Georg Dale, ministro dell’agricoltura norvegese, ha minacciato di abbattere le renne svedesi che si fanno strada nel suo paese se la Svezia non firmerà rapidamente un nuovo accordo per regolamentare il pascolo.
Sebbene le mandrie di renne di entrambi i paesi attraversino il confine fin dall’antichità, la Svezia è stata riluttante a firmare l’aggiornamento di un accordo del 1972 che è scaduto nel 2005.
Da allora i diritti di pascolo sono stati determinati dalle norme stabilite nell’accordo Lappekodicillen del 1751.
La Norvegia afferma che il codice che ha formalizzato il diritto del popolo Sami di continuare con la pastorizia delle renne transfrontaliere, dà a quelli della parte svedese maggiori diritti di quelli che la Norvegia vuole concedere.
Nel corso del secolo scorso, la pastorizia delle renne è diventata un grande motore economico per i Sami e circa il 10 per cento delle loro famiglie si guadagna da vivere esclusivamente attraverso il pascolo di renne e grazie ai prodotti artigianali fatti da pelli e palchi, quelle che impropriamente chiamano “corna”.
Per Mathis Oskal, un pastore e membro del parlamento norvegese Sami, ha detto a Bloomberg che, mentre la regolamentazione della pastorizia delle renne era rigida in Norvegia, “sembra esserci un free-for-all in Svezia”.
Le renne svedesi stanno quindi spiazzando le loro controparti norvegesi e potrebbero anche diffondere una malattia cronica da deperimento.
Dale ha incontrato il 27 giugno il suo omologo svedese per tentare di risolvere la controversia, ha riferito Bloomberg.
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