Norvegia e Finlandia sospenderanno l’export di armi vero la Turchia: e l’Italia?
Norvegia e Finlandia sospenderanno l’export di armi vero la Turchia. Il 10 ottobre il ministro degli Affari esteri norvegese Ine Eriksen Soreide ha annunciato la sospensione di tutte le nuove esportazioni di armamenti verso Ankara, alla luce dell’attacco della Turchia contro i curdi in Siria lanciato il 9 di ottobre.
“Poichè la situazione è complessa e in rapida evoluzione, il ministero degli Affari esteri, come misura precauzionale, non gestirà alcuna nuova richiesta di esportazione di materiali di difesa o materiale per molteplici usi verso la Turchia fino a nuovo avviso”, ha dichiarato Ine Eriksen Soreide.
La Finlandia è stata la prima a dichiarare l’impegno a fermare l’esportazione, il 9 ottobre il ministro della Difesa finlandese ha annunciato su twitter lo stop all’export: “La Turchia avvia un’operazione militare nel nord della Siria. La situazione è seria. Per quanto riguarda la mia area di responsabilità: La Finlandia non esporta materiale militare in paesi che conducono guerre o violano i diritti umani. In questa situazione, non saranno concesse nuove licenze di esportazione di armi dalla Finlandia alla Turchia”, ha dichiarato.
La Norvegia è alleato della Turchia nella Nato, ma questo non le ha impedito di annunciare il blocco della vendita delle armi.
La domanda a questo punto è se l’Italia farà lo stesso. Dal 2015 il nostro paese ha esportato armi per il valore di 890,6 milioni di euro. Nel 2018 le armi effettivamente consegnate erano poco più della metà per un valore di 463,8 milioni di euro, il che significa che l’altra metà deve ancora arrivare a destinazione e potrebbe essere bloccata.
In base alla legge italiana 185 del 1990 è vietato inviare armi in Paesi “in stato di conflitto armato”. Per questa ragione l’export delle armi ancora da consegnare potrebbe già essere fermato.
Le autorizzazioni all’export di armi vengono concesse dallo Uama, l’Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento legata al ministero degli Esteri.
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio il 10 ottobre ha disposto la convocazione dell’ambasciatore turco in Italia in segno di protesta contro l’offensiva turca. Il leader del M5S ha dichiarato “inaccettabile l’invasione contro i curdi” e la viceministra degli Esteri Marina Sereni lo ha incontrato nel tardo pomeriggio.
Di Maio riferirà martedì 15 ottobre alla Camera in merito all’invasione decisa dalla Turchia ma non è ancora chiaro se la discussione riguarderà anche l’export di armi italiane verso la Turchia.
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