Per gli Stati Uniti, le promesse dell’Iran durante i negoziati a Ginevra sul suo programma nucleare non sono sufficienti, ed è ancora troppo presto per parlare di una svolta.
Le proposte fatte dai negoziatori iraniani per sbloccare la situazione di stallo che dura da un decennio e permettere così la riduzione delle sanzioni americane sono ancora solamente simboliche.
E’ difficile, infatti, che le promesse dell’Iran soddisfino i membri del Congresso degli Stati Uniti, tradizionalmente più esigenti dell’amministrazione di Barack Obama.
Molti di loro, tra cui il presidente della commissione senatoriale delle relazioni estere, Robert Menendez, hanno dichiarato di volere la fine anche di quell’arricchimento dell’uranio utilizzato per la produzione di energia.