Nomine Ue presidente Commissione europea | Candidati | Come si sceglie il presidente della Commissione europea
Presidente Commissione europea – Tra il 23 e il 26 maggio 2019 i cittadini dei 28 paesi europei hanno eletto i loro rappresentanti al Parlamento europeo. (Qui tutte le informazioni sulle europee).
Le elezioni sono decisive anche per la formazione della nuova Commissione e per la scelta del suo presidente, carica attualmente ricoperta da Jean-Claude Junker.
Nomine Ue presidente Commissione europea | Come funziona?
Quali sono le tappe che portano alla nomina del nuovo presidente della Commissione? E chi ha un ruolo attivo nel processo?
Pre-elezioni – Nei mesi che precedono l’apertura delle urne nei 28 paesi europei, i partiti politici che compongono il panorama europeo indicano i loro candidati (o spitzenkandidat) alla carica di presidente.
Elezioni – I cittadini dei 28 Stati membri sono chiamati alle urne per eleggere i loro rappresentanti al Parlamento europeo.
Post-elezioni – Dopo le urne, il presidente del Consiglio europeo uscente consulta il nuovo Parlamento per avere indicazioni sui candidati alla presidenza della Commissione sulla base dei risultati emersi delle elezioni.
Il Consiglio – Terminate le consultazioni, il presidente del Consiglio propone un candidato ai capi di stato e di governo dei 28 stati membri. Il Consiglio europeo esprime dunque il suo parere: per l’approvazione è necessaria la maggioranza qualificata.
Il Parlamento – A questo punto spetta al Parlamento europeo votare il candidato scelto dal Consiglio: il numero minimo di voti necessari è di 353 sì.
I commissari – Una volta scelto il presidente della Commissione, gli Stati membri propongono i nomi dei commissari, uno per ogni paese. Il parlamento a quel punto vota l’intera commissione.
Era stato il trattato di Lisbona, nel 2009, a introdurre il meccanismo dello Spitzenkandidat, dei candidati di punta. Ma al momento sembra che non verrà usata questa procedura per scegliere il prossimo presidente della Commissione europea, e che quindi non sarà espressione dei gruppi politici.
La maggioranza in parlamento, a differenza della precedente legislatura in cui erano solo socialisti e popolari, è allargata a liberali e probabilmente Verdi.
Nel 2014 Juncker fu scelto perché era il candidato di punta del Ppe, che aveva ottenuto 221 seggi. A questo link il totonomi dei papabili candidati ai vertici delle istituzioni.