Cinque uomini delle forze di sicurezza nigeriane sono rimasti uccisi nel corso di due attacchi nella regione del delta del Niger, area dove si concentra la produzione petrolifera della Nigeria, martedì 10 maggio 2016.
Secondo quanto riferito da un portavoce della polizia, due agenti sarebbero stati uccisi nel sonno mentre erano di guardia nello stato di Rivers. I soldati invece sono morti nello stato di Bayelsa. I raid seguono di un giorno l’aggressione costata la vita a cinque agenti di polizia.
La settimana scorsa, un gruppo chiamato i Vendicatori del delta del Niger aveva attaccato un impianto della Chevron, mentre in febbraio aveva proclamato uno sciopero contro l’oleodotto della Shell. Questi eventi e i ripetuti attacchi hanno notevolmente ridotto la produzione di crudo della Nigeria, che non era mai stata così bassa in 22 anni.
Le violenze di quest’ultimo periodo hanno innescato il timore che i miliziani possano riprendere a combattere la rivolta che sembrava ormai sedata da alcuni anni grazie a un’amnistia. La situazione è tale che i sindacati hanno chiesto l’evacuazione del personale impiegato negli impianti petroliferi della regione.