Decine di persone sono rimaste uccise nel nordest della Nigeria in seguito a un attacco condotto dal gruppo terroristico Boko Haram.
Secondo alcuni media locali, gli aggressori hanno colpito il villaggio di Mailari, nella zona di Guzamala, nello stato del Borno, intorno alle 2 della notte tra sabato 18 e domenica 19 agosto.
Non sono stati forniti dati ufficiali riguardo le vittime ma un sopravvissuto citato dall’agenzia di stampa Reuters ha parlato di 19 morti, mentre per un soccorritore sono 63 le persone che hanno perso la vita.
Nelle ultime settimane, Boko Haram ha aumentato gli attacchi su larga scala nel nordest della Nigeria, colpendo basi militari o convogli e uccidendo decine di persone, tra cui diversi militari. Gli attacchi mettono in discussione le ripetute affermazioni del governo nigeriano, secondo cui il gruppo jihadista è stato o sta per essere sconfitto.
Dal 2009, l’insurrezione del gruppo terroristico ha causato la morte di almeno 20mila persone e ha costretto oltre 2,6 milioni di residenti dell’area del lago Ciad ad abbandonare le proprie case.
Secondo il Fondo per l’infanzia delle Nazioni Unite (Unicef), a partire dal 2013 oltre mille minori sono stati sequestrati in Nigeria da parte del gruppo terroristico, tra cui le 276 ragazze rapite a Chibok nel 2014. Inoltre, almeno 2.295 insegnanti sono stati uccisi e più di 1.400 scuole sono state distrutte da Boko Haram nello stesso periodo.
Secondo Medici senza frontiere, nelle due settimane tra il 2 e il 15 agosto, 33 bambini sono morti in campo a nordest della Nigeria che ospitava gli sfollati dalle violenze del gruppo islamista.
L’organizzazione umanitaria sta fornendo assistenza di urgenza per gli sfollati del campo situato a Bama, seconda città dello stato di Borno. “Molti bambini sono in condizione critica quando arrivano, la loro condizione peggiora nel campo per mancanza di assistenza e di cure”, ha dichiarato Lisa Veran, portavoce di MSF in Francia. “Muoiono di malnutrizione”, ha dichiarato. Dallo scorso aprile oltre 10mila persone sono arrivate a Bama secondo Msf, in un campo che ha raggiunto la capacità massima di 25mila persone a fine luglio.