Nawaz Sharif, primo ministro del Pakistan, è stato interdetto dai pubblici uffici dalla Corte Suprema del paese asiatico a seguito di uno scandalo di corruzione.
Il caso è iniziato con le rivelazioni su compagnie e conti offshore di personaggi politici di tutto il mondo, i cosiddetti Panama Papers.
Nei documenti rivelati da un’inchiesta giornalistica internazionale non viene mai nominato direttamente il premier Sharif, ma sono presenti i nomi e i rapporti dei suoi figli con alcune aziende del paese impegnate a trasferire fondi all’estero. In particolare, ha destato scandalo l’acquisto di alcune proprietà immobiliari nel Regno Unito, inclusi quattro appartamenti di lusso a Londra.
L’opposizione ha accusato il premier e tutta la sua famiglia di maneggiare denaro frutto di evasione fiscale e ne aveva chiesto le dimissioni, ma Sharif si è sempre rifiutato di lasciare il governo di Islamabad, ribadendo come fosse tutta una manovra politica per screditare la sua azione politica.
“Non è più eleggibile come membro del parlamento e non può più occupare l’ufficio di primo ministro”, ha detto il giudice Ejaz Afzal Khan. Oltre Sharif, è stato condannato anche il ministro delle finanze di Islamad, Ishaq Dar.
A seguito del pronunciamento della Corte, il primo ministro Sharif si è dimesso dal suo incarico e il principale listino del paese ha perso il 3,4 per cento alla notizia.
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