Naufraghi finiti su un’isola deserta si salvano grazie all’SOS scritto sulla sabbia
Su una piccola isola del Pacifico, tre naufraghi sono stati salvati grazie ad un SOS scritto sulla sabbia. Tre marinai, scomparsi lo scorso giovedì, erano in viaggio da Pulawat per raggiungere gli atolli Pulap, negli Stati Federali della Micronesia, ma sono finiti fuori rotta, hanno esaurito il carburante e hanno raggiunto l’isola disabitata di Pikelot, a 190 chilometri dalla loro destinazione. Come riporta la Cnn, la ricerca dei tre dispersi è avvenuta grazie al centro di salvataggio congiunto della Guardia costiera degli Stati Uniti a Guam. Quando i tre marinai non sono arrivati a destinazione come previsto, sono partite le ricerche.
Ad individuarli per la prima volta è stata una nave cisterna dell’Aeronautica militare americana. Il pilota del KC-135, il tenente colonnello Jason Palmeira-Yen, ha raccontato la vicenda via Facebook: “Eravamo verso la fine delle operazioni di ricerca. Abbiamo guardato in basso e abbiamo visto un’isola, quindi abbiamo deciso di dare un’occhiata e in quel momento abbiamo visto l’Sos scritto sulla sabbia e una barca proprio accanto, sulla spiaggia. Da lì abbiamo chiamato la marina australiana perché avevano due elicotteri nelle vicinanze che potevano sbarcare agevolmente sull’isola”. Di conseguenza, è arrivato un elicottero della nave australiana Hmas Canberra, che ha portato cibo ed acqua ai tre naufraghi. Una volta appurata l’identità dei tre uomini e le rispettive condizioni di salute, sempre rispettando le distanze di sicurezza causa Coronavirus, i naufraghi sono stati riportati a Pulawat da un’imbarcazione degli Stati Federali di Micronesia.
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