Durante le perquisizioni nella casa in cui abitava, gli inquirenti hanno trovato due fucili d’assalto: un altro, Elizabeth Audrey Hale, lo ha portato con sé alla Covennat School di Nashville, e lo ha utilizzato per compiere una strage, l’ennesima in una scuola americana.
Sei morti, tre bambini e tre adulti, compresa la preside dell’istituto e il custode. Altri quattro fucili sono passati per le sue mani, acquistati legalmente nel corso degli ultimi anni. Si indaga sul passato della killer 28enne per capire cosa possa averle fatto scattare il desiderio di vendetta verso quella che era stata la scuola frequentata da piccola. I suoi genitori hanno detto che assumeva dei farmaci per alcuni disturbi emotivi, non sapevano che possedesse delle armi.
Non erano a conoscenza delle sue intenzioni, a lungo premeditate: Hale sapeva perfettamente come muoversi dentro l’edificio, ha disegnato diverse piantine dettagliate della proprietà su cui sorge l’istituto scolastico. Ha pianificato ogni movimento. La madre della ragazza, Norma Hale, è un’attivista contro la vendita di armi e più volte ha diffuso petizioni per tenerle lontane dalle scuole.
La strage si è rivelata l’ennesima occasione per tornare a dibattere sul tema: Joe Biden che ha chiesto di nuovo il divieto di vendita di fucili d’assalto simili a quello utilizzato da Hale.