Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato martedì 5 aprile la creazione di una Guardia Nazionale per combattere il terrorismo e il crimine organizzato.
La forza militare sarà composta da circa 350-400mila soldati e vi confluiranno le “truppe interne”, ovvero le forze di sicurezza responsabili per calamità e grandi rischi, sia i corpi di élite della polizia.
Non risponderà più al ministro dell’Interno ma sarà subordinata al Cremlino e comandata dal capo del servizio di sicurezza del presidente, Viktor Zolotov, un fedelissimo di Putin.
Il portavoce Dmitri Peskov ha chiarito che il nuovo corpo sarà “con ogni probabilità” coinvolto anche nella “repressione di manifestazioni non autorizzate”.
“La decisione è operativa, stiamo creando un nuovo organo federale con poteri esecutivi”, ha detto Putin al termine di un incontro al Cremlino sulla sicurezza con alcuni ministri e generali.
Ha inoltre annunciato che l’agenzia russa per la lotta al traffico di stupefacenti e la polizia federale per le migrazioni passeranno sotto la competenza del ministero dell’Interno.
Lo scorso febbraio Putin aveva messo in guardia la Russia da “nemici stranieri” che starebbero tramando per interferire con le elezioni del prossimo 18 settembre e si era appellato ai servizi di sicurezza per sventare questi tentativi.
Da mesi Mosca accusa l’occidente di cercare di influenzare le elezioni in Russia incoraggiando proteste in piazza e finanziando gli avversari del presidente russo.
Gli oppositori già definiscono la Guardia Nazionale “l’esercito di Putin”, ma Il portavoce Dmitri Peskov ha sottolineato da parte sua come la riforma non c’entri nulla con “il prossimo ciclo elettorale”.
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