La democratica Nancy Pelosi è stata eletta speaker della Camera degli Stati Uniti, carica che aveva già ricoperto dal 2007 al 2011. Nel suo discorso di insediamento ha annunciato che il Partito democratico presenterà una legge per finanziare le casse pubbliche e mettere così fine al parziale shutdown che vige dal 21 dicembre 2018.
La proposta di legge, precedentemente approvata all’unanimità dal Senato, finanzierebbe il governo ai livelli attuali senza aggiungere fondi per costruire il Muro al confine con il Messico (cos’è lo shutdown).
Pelosi ha anche promesso battaglia su tutti i fronti al presidente Donald Trump non escludendo l’avvio della procedura di impeachment.
Dopo aver strappato la Camera ai repubblicani alle elezioni di mid-term, i democratici avranno ora l’opportunità di aprire indagini sull’esecutivo attraverso diverse commissioni.
Nancy Pelosi, 78 anni, veterana dei democratici della California, ha ottenuto 220 voti (su 430) contro i 192 del candidato repubblicano, Kevin McCarthy.
“Non dovremmo evitare l’impeachment per motivi politici”, ha avvertito la speaker in un’intervista all’Nbc. “Trump era abituato a un congresso repubblicano, con una Camera e un Senato che si limitavano a mettere il timbro. Adesso non sarà più così. Il controllo del governo da parte del Congresso è la nostra responsabilità”, ha aggiunto in un’intervista a Usa Today.
Nel suo discorso di insediamento Pelosi ha auspicato collaborazione con i repubblicani, anche se ha ammesso di non farsi illusioni. Ha inoltre rivolto all'”intero Congresso” l’invito a “lavorare per mettere fine all’inattività e a alla negazione della scienza che riconosce le minacce al pianeta e al futuro”.
La speaker ha anche evidenziato un’altra delle sue priorità: un’iniziativa legislativa che mira a promuovere l’etica negli uffici pubblici per “ripristinare l’integrità del governo”. Una legge che “mira a convincere le persone che il governo lavora per l’interesse pubblico e non per i propri”, ha detto senza citare Trump.