Un giornalista della Bbc è scomparso in Myanmar durante le proteste contro il regime militare che ha deposto il governo eletto democraticamente a novembre 2020. A denunciarlo è stata la stessa emittente britannica: il reporter Aung Thura, che lavorava per il servizio birmano del network televisivo, è stato prelevato all’alba nella capitale Naypyidaw da uomini in borghese arrivati a bordo di un furgone mentre stava realizzando un servizio fuori da un tribunale.
In un comunicato, la Bbc ha espresso “forte preoccupazione” e chiesto alle autorità di “contribuire a localizzarlo”. Thura è stato portato via insieme a un altro giornalista, Than Htike Aung, che lavora per Mizzima, un emittente locale a cui i militari hanno revocato la licenza all’inizio di marzo. “Stiamo facendo tutto il possibile per rintracciare Aung Thura”, si legge nel comunicato.
Dal golpe militare del primo febbraio che ha deposto il governo di cui faceva parte la premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi sono stati fermati circa 40 giornalisti, 16 dei quali sono ancora in arresto. La giunta militare ha revocato la licenza di 5 testate giornalistiche. Secondo i gruppi di attivisti durante le manifestazioni di protesta, esplose inizialmente in modo pacifico, sono morte 232 persone, di cui otto negli ultimi giorni: la Bbc ha riportato che sono state sparate dalle forze di sicurezza nella città di Aungban mentre la polizia cercava di rimuovere le barricate allestite dai manifestanti. Il 14 marzo scorso almeno 38 persone sono state uccise dalla polizia in un solo giorno mentre protestavano.