Un gruppo di giovani musulmani residenti nel Regno Unito ha deciso di raccontare le sensazioni che percepiscono giorno dopo giorno dovendo sopportare i sentimenti e i pre-concetti islamofobici di cui alcuni britannici sono protagonisti.
“Non abbiamo nulla da giustificare per far capire che non siamo come gli altri – i fanatici, terroristi – eppure le persone si aspettano quasi sempre da parte nostra una giustificazione su qualcosa”.
Lo stesso concetto è stato espresso dalla giornalista di TPI Sabika Shah Povia nel suo articolo Parigi era una trappola: non ci cascate. Sostanzialmente, secondo Sabika, a un musulmano non basta cambiare foto profilo su Facebook dopo un attentato terroristico per mettere la propria coscienza a posto.Deve giustificarsi. Deve spiegare la differenza tra musulmano e fanatico estremista cento volte al giorno.
Sulla stessa linea, in seguito agli attentati di Parigi del 13 novembre che hanno causato la morte di 130 persone, il sentimento d’odio verso i musulmani nel Regno Unito è aumentato del 300 per cento.
Il video di Dazed