Una collezione di oltre trecento statue che fino a questo momento si potevano ammirare soltanto dal vivo camminando tra le sale della Galleria degli Uffizi, a Firenze, è ora disponibile in alta risoluzione e in 3D, online.
Con oltre 2,2 milioni di visitatori nel 2017, gli Uffizi sono stati l’anno scorso il terzo museo più visitato d’Italia dopo il sito di Pompei e quello del Colosseo. È stata costruita tra il 1560 e il 1580 e disegnata da Giorgio Vasari.
Il processo di digitalizzazione è stato condotto dalla Galleria degli Uffizi insieme agli studenti e i professori del Virtual World Heritage Laboratory del dipartimento di informatica e computing dell’Indiana University, negli Stati Uniti. Hanno contribuito anche il Politecnico di Milano e l’Università di Firenze.
Il sito internet dell’Uffizi Digitization Project è stato già aperto al pubblico il 7 agosto. Si tratta di una piattaforma interattiva e facile da navigare.
All’utente è data la possibilità di osservare nel dettaglio altari, busti, urne funerarie, sarcofagi e tante statue che riproducono personaggi storici o mitologici molto famosi, come Apollo, Minerva, Marco Aurelio, Laocoonte e Venere.
Grazie alla modalità 3D è addirittura possibile osservare le statue da punti di vista che normalmente sfuggono a un visitatore qualsiasi nelle Gallerie degli Uffizi – oltre che da molto più vicino.
Ci hanno lavorato soprattutto un gruppo di informatici e studenti di storia dell’arte dell’Indiana University, formati nella raccolta di dati 3D, la fotomodellizzazione digitale e la pubblicazione online interattiva.
A capo del progetto c’è Bernard Frischer, professore di informatica all’Indiana University e direttore del Virtual World Heritage Laboratory, spalleggiato dal professor Gabriele Guidi del Politecnico di Milano.
Al progetto si lavora dal 2016 e si stima che ci vorranno cinque anni per completare il processo di digitalizzazione dell’intera collezione. Le istituzioni dicono che il progetto dovrebbe essere completato entro il 2020.
Lo scopo era quello di rendere accessibile a chiunque possegga una connessione internet la bellezza della grande collezione di statue delle Gallerie degli Uffizi.
Per molti, chiaramente, recarsi fino a Firenze per ammirare queste inestimabili opere d’arte è davvero troppo costoso.
Questo progetto, dunque, vuole “offirire un’opportunità unica nel suo genere a un grande pubblico che va dagli studiosi e i professionisti della cultura agli studenti e al pubblico in senso più vasto”, ha spiegato Fred H. Cate, Vice Presidente per la Ricerca dell’Indiana University.
“Ma stiamo anche creando un modello replicabile che altri musei e istituzioni possono usare per rendere digitali le proprie collezioni”.
Ora, lo stesso team intende digitalizzare l’intera collezione di sculture greche e romane degli Uffizi per poi spostarsi a Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli, che contiene una grande collezione di statue curata dai Medici tra il quindicesimo e il diciottesimo secolo.
“Ci hanno già invitato a svolgere progetti simili di digitalizzazione alla Getty Villa di Malibu, Palazzo Altemps a Roma e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli”, ha detto il professor Frischer, capo del progetto.
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