Vista l’instabile situazione dei prezzi del petrolio e del gas, il regno di Giordania ha deciso di puntare sulle energie rinnovabili.
Già leader nel mondo arabo per la produzione di energia solare, il governo ha annunciato che tutte le 6mila moschee della regione si doteranno di pannelli solari.
Ahmad Abu Saa, funzionario al dipartimento di Energie rinnovabili, ha spiegato che il sistema fotovoltaico sarà sviluppato nell’anno corrente.
Il progetto, inizialmente, coprirà 120 moschee. “Opereremo in base ai fondi che abbiamo a disposizione”, ha proseguito Abu Saa. “Prima otterremo i finanziamenti, prima potremo sviluppare il progetto”.
L’imam Nidal Alayyan, parlando al The Jordan Times, ha spiegato l’esempio della sua moschea di Abu Ghaweileh, situata nella capitale Amman.
Alayyan ha lanciato una raccolta fondi mista tra pubblico e privato durata due anni e, dall’aprile 2014, luce e aria condizionata sono riuscite a essere alimentate a energia solare.
La Giordania importa il 96 per cento del suo fabbisogno energetico e, per questo motivo, ha deciso di promuovere progetti per la costruzione di centrali nucleari ed elettriche
“Le moschee consumano molta elettricità”, ha dichiarato Abu Saa. “Questo progetto aiuterà molto a ridurre le spese potendo disporre di 300 giorni di sole all’anno”.