Larry Harvey, uno dei fondatori del Burning Man festival, è morto a San Francisco domenica 29 aprile 2018.
Dopo essere stato colpito da un ictus a inizio aprile, è deceduto in casa all’età di 70 anni. Lo ha annunciato l’organizzazione del celebre festival dedicato “alla comunità, all’arte, all’espressione personale e all’autosufficienza”. Il Burning Man si svolge ogni anno dal 1990 a Black Rock City, nel deserto del Nevada.
La storia del Burning Man e i 10 principi del festival
Tutto iniziò nel 1986 quando Larry Harvey e Jerry James, i fondatori del festival, festeggiavano il solstizio d’estate bruciando un pupazzo di legno alto di circa 3 metri sulla Baker Beach di San Francisco. Insieme diedero vita al Burning Man, appunto. Che si tiene in una città anarchica, Black Rock City, dove vigono precise regole, e che poi viene smantellata completamente alcuni giorni dopo.
Il cofondatore del Burning Man Larry Harvey ha stilato i “dieci principi” nel 2004, le linee guida che sono il riflesso della filosofia e della cultura della comunità come si era organicamente sviluppata all’inizio della manifestazione.
Eccoli: inclusione radicale, dono, demercificazione, autosufficienza radicale, autoespressione radicale, sforzo comune, responsabilità civica, non lasciare traccia, partecipazione, immediatezza.
All’interno della città vige una regola: nulla si può comprare (tranne ghiaccio e caffè), gli scambi avvengono tramite il baratto.
Per rispettare una delle altre regole del decalogo, “non lasciare traccia”, alla conclusione del festival, una squadra incaricata di pulire il tutto, la cosiddetta Play restoration crew, per circa un mese setaccia l’area dove si è formata l’immensa città, per eliminare qualsiasi traccia dei 75mila partecipanti.
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