È morto il grande chef stellato francese Joel Robuchon, ricoverato per una grave malattia. Aveva 73 anni.
Secondo il giornale Le Figaro, Robuchon è morto per le conseguenze di un tumore. Secondo il quotidiano francese, che per primo ha rivelato la notizia, lo chef era stato “operato oltre un anno fa per un tumore al pancreas che l’aveva molto indebolito”.
La notizia è stata confermata anche da Benjamin Griveaux, portavoce del governo. “Joel Robuchon, chef visionario, ci ha lasciato oggi. Da Parigi a Shanghai, la sua creatività ha illuminato la gastronomia francese c continuerà e essere d’ispirazione per le nuove generazioni di chef”, ha scritto su Twitter.
Joël Robuchon, chef visionnaire et le plus étoilé au monde nous quitte aujourd’hui. De Paris à Shanghai, son savoir-faire érigé en art a fait rayonner la gastronomie française et continuera d’inspirer la jeune génération de chefs. Pensées à ses amis, proches et nombreux élèves. pic.twitter.com/0kWWjYUne7
— Benjamin Griveaux (@BGriveaux) August 6, 2018
Cuoco simbolo della cucina francese, detto il “genio” della gastronomia transalpina, Robuchon era anche a capo di un impero gastronomico, con ristoranti aperti in tutto il mondo, da Parigi a Monaco e poi Hong Kong, Las Vegas, Tokyo e Bangkok.
Nel 1976 era stato definito il migliore cuoco esordiente di Francia e nel 1987 “chef dell’anno”. Era stato consacrato “chef del secolo” nel 1989 dalla guida gastronomica Gault e Millau.
Robuchon è stato lo chef che ha ottenuto in assoluto più stelle Michelin.
“La cucina è la semplicità e la cosa più difficile è la semplicità”, usava dire Robuchon, che ha innovato l’alta cucina francese, mettendo in primo piano i prodotti che sceglieva con rigore quasi maniacale.
Nato il 7 aprile 1945 a Poitiers, da bambino Robuchon era entrato in seminario. È qui che, aiutando chi lavorava in cucina, scopre la passione per il cibo. A 15 anni, dopo il divorzio dei propri genitori, si ritira dagli studi clericali, pur rimandano un fervente religioso, e inizia la carriera ai fornelli.
A 29 anni comincia a lavora come chef all’hotel Concorde Lafayette, nel 17e arrondissement a Parigi; diventa poi chef dell’hotel Nikko nel 15earrondissement, dove ottiene le sue prime due stelle Michelin. Nel 1981 apre il suo primo ristorante, Le Jamin. Nel 1994, l’apertura di un nuovo ristorante, che porta il suo nome, è consacrato dall’International Herald Tribune come “il migliore ristorante del mondo”.
La gelatina di caviale con crema di cavolfiore e i ravioli di scampi ai tartufi sono alcuni dei piatti che lo hanno reso celebre.
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