È morto all’età di 87 anni il premio Nobel, attivista, scrittore e giornalista Elie Wiesel, sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti.
Wiesel, nato in Romania, finì adolescente nel campo di Buchenwald. Il padre, la madre e la sorella non sopravvissero ai campi di concentramento, ma lui fu liberato nel 1945, all’età di 16 anni.
Dopo la guerra si trasferì in Francia, studiò alla Sorbona, e in seguito emigrò negli Stati Uniti. Si impegnò per tutta la vita perché l’orrore dell’Olocausto non fosse mai dimenticato.
È il 1986 quando gli viene conferito il premio Nobel per la pace per essere un “messaggero dell’umanità, uno dei leader spirituali più importanti e una guida in unìepoca di violenza, repressione e razzismo che continuano a caratterizzare il mondo”.
Wiesel è morto nella sua casa di New York.