Lo scrittore di bestseller come “La città della gioia” Dominique Lapierre è morto oggi all’età di 91 anni. Grande firma del giornale “Paris Match”, la sua scomparsa è stata confermata da Mondadori, che si è occupata della distribuzione dei suoi libri in Italia. Era nato a Châtelaillon, La Rochelle, nel 1931. A renderlo famoso al grande pubblico il romanzo ambientato in una bidonville di Calcutta. Il libro ha ricevuto il Premio Verità dalla città di Le Cannet nel 1986. Nel 1982, con il sostegno di Madre Teresa di Calcutta, ha fondato l’associazione “Action pour les enfants des lépreux de Calcutta”, alla quale ha devoluto la metà dei suoi diritti d’autore: si occupa di centri per la lotta alla lebbra e alla tubercolosi.
Il 6 maggio 2008 il governo indiano gli ha conferito la medaglia Padma Bhushan per le azioni a favore dei più poveri svolte nel Paese. Tra i suoi successi anche “Più grandi dell’amore”, “Parigi brucia?” e “Mezzanotte e cinque a Bhopal”. Per conto del giornale ha viaggiato molto in Unione Sovietica e poi in India. È dedicato al Paese asiatico anche “Mezzanotte e cinque a Bhopal”, che ricostruisce uno dei più grandi drammi della storia dell’India, la tragedia della località in cui l’esplosione della fabbrica della Union Carbide provocò nel 1984 migliaia di morti e feriti, a causa dell’emissione di gas nocivi.Nella sua vita la passione per la letteratura è diventata di famiglia: sua figlia, Alexandra Lapierre, è anche lei una scrittrice nota, divenuta famosa soprattutto per i suoi romanzi storici.