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    Morto a due mesi dal trapianto l’uomo con un rene di maiale

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 12 Mag. 2024 alle 11:58

    A due mesi dall’intervento è morto il primo uomo che si era sottoposto al trapianto di un rene di maiale geneticamente modificato. L’ospedale ha però dichiarato di non avere ancora alcuna indicazione che la causa del decesso sia stata proprio il trapianto. Lo riferisce il Guardian. Richard “Rick” Slayman, 62 anni, era stato sottoposto all’impianto di rene di maiale nell’ospedale generale del Massachusetts. I chirurghi ritenevano che l’organo sarebbe durato almeno due anni. Invece ieri, la sua famiglia e l’ospedale hanno confermato la morte di Slayman.

    L’intervento era avvenuto a Boston, al Massachusetts General Hospital; ed era appunto il primo del genere mai realizzato. All’inizio le condizioni del trapiantato erano state buone e per i medici tutto era riuscito perfettamente. Il sessantaduenne aveva presto iniziato a girare per i corridoi, il nuovo rene aveva in pochi giorni iniziato a produrre urina, e l’uomo era stato dimesso.

    L’uomo soffriva di diabete e ipertensione da tempo ed era stato in dialisi per sette anni. Nel 2018 aveva ricevuto un rene umano ma il suo corpo lo aveva rigettato. Nel 2023, riprese la dialisi, erano emerse altre gravi complicazioni e i ricoveri erano diventati tragicamente ricorrenti. Avrebbe dovuto aspettare dai cinque ai sei anni per avere un rene umano e non sarebbe stato in grado di sopravvivere. Per questo aveva accettato di sottoporsi alla sperimentazione.

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