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    Le misteriose morti degli oligarchi russi: sei decessi in soli tre mesi

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 30 Apr. 2022 alle 12:44

    Le misteriose morti degli oligarchi russi: sei decessi in soli tre mesi

    Ben sei oligarchi russi sono morti negli ultimi tre mesi in circostanze sospette. Tutti i casi, al momento, vengono trattati come suicidio o omicidio-suicidio quando sono rimasti coinvolti anche i loro familiari. Ma questa strage di magnati in piena guerra in Ucraina sta sollevando più di qualche domanda. Secondo quanto ricostruito dalla Cnn, quattro dei sei decessi sono associati a personalità legate a Gazprom — il gigante dell’energia finora in mano agli uomini di fiducia di Putin —, a una delle sua controllate. Tre di loro, avrebbero ucciso i propri familiari prima di togliersi la vita. Il caso più recente è quello di Sergey Protosenya, ex presidente di Novotek, trovato senza vita in Spagna insieme alla moglie e alla figlia in quello che è stato indicato come un omicidio-suicidio. “Mio padre non lo avrebbe mai fatto, amava mia madre e mia sorella, sono stati tutti uccisi da qualcun altro” è la convinzione del figlio Fedor. Ma vediamo i sei casi nel dettaglio.

    Shulman e Tyulakov

    A inaugurare l’ondata di queste morti sospette , il caso di un alto dirigente di Gazprom trovato senza vita nel villaggio di Leninsky, vicino a Leningrado: si tratta di Leonid Shulman, capo dei trasporti di Gazprom Invest. Il suo corpo è stato rinvenuto il 30 gennaio scorso nel bagno del cottage in cui viveva, insieme a una presunta nota di suicidio in cui si lamentava del dolore alla gamba, scaturito da un incidente avvenuto durante le vacanze di Capodanno. “Fortune” ha rivelato che Shulman era indagato per frode alla Gazprom. Un mese dopo, un altro alto dirigente di Gazprom è stato rinvenuto senza vita nello stesso villaggio: Alexander Tyulakov è stato trovato impiccato nel garage di casa il 25 febbraio. Accanto al cadavere, un biglietto che lasciava intendere che l’uomo si fosse suicidato. Tyulakov era il vicedirettore generale del dipartimento di tesoreria di Gazprom. Aveva 61 anni e lavorava da circa un decennio per il colosso energetico russo.

    Mikhail Watford

    Mikhail Watford, miliardario russo di origine ucraina, è stato trovato morto nel garage della sua magione nel Surrey, nella campagna inglese, il 28 febbraio. E’ morto in circostante “inspiegabili”, secondo quanto riferito dalla polizia britannica locale. Watford era un magnate del petrolio e del gas. Nato nel 1955 nell’allora Ucraina sovietica, all’inizio degli anni 2000 si era trasferito nel Regno Unito, dove decise di cambiare cognome: da Tolstosheya in Watford.

    Vasily Melnikov

    A marzo un altro uomo d’affari russo, Vasily Melnikov, 43 anni, è stato trovato senza vita insieme alla sua famiglia nella sua casa a Nizhny Novgorod. E’ stato il giornale Kommersant a rendere nota l’identità delle vittime dopo che il comitato investigativo russo aveva parlato genericamente di un uomo 43enne, della moglie 41enne e dei loro due bambini di 4 e 10 anni trovati accoltellati a morte il 23 marzo nella stessa città sul Volga.

    Vladislav Avayev

    Secondo l’agenzia di stampa statale russa Tass, Vladislav Avayev, l’ex vicepresidente della Gazprombank, è stato trovato morto con la moglie e la figlia nel suo appartamento di Mosca il 18 aprile. Igor Volobuev, ex vicepresidente di Gazprombank, che ha recentemente lasciato la Russia per l’Ucraina, ha detto alla Galileus Web di non credere che Avayev si sia suicidato. “Il suo lavoro era occuparsi di private banking, cioè trattare con clienti VIP. Era responsabile di ingenti somme di denaro. Quindi, si è suicidato? Non credo. Penso che sapesse qualcosa e che rappresentava una sorta di rischio”, ha riferito Volobuev alla Cnn.

    Sergey Protosenya

    Il 19 aprile è stato trovato morto a nord di Barcellona Sergey Protosenya, ex dirigente della società produttrice di gas Novatek, che è in parte di proprietà di Gazprom. Nella sua casa di Lloret de Mar sono stati trovati anche i corpi di sua moglie e sua figlia. I corpi delle due donne, che mostravano segni di violenza, sono stati rinvenuti all’interno della lussuosa casa di famiglia mentre il corpo di Protosenya è stato trovato nel giardino esterno.

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