Durante la notte tra il 24 e il 25 luglio, alcuni bombardamenti aerei del regime siriano hanno ucciso almeno nove persone nei sobborghi orientali di Damasco, nella zona di Ghouta, controllati dai ribelli. A riferirlo è stata l’agenzia di stampa Reuters che cita l’Osservatorio siriano per i diritti umani.
I bombardamenti, destinati alla città di Arbin, hanno ferito almeno altre 30 persone. Le vittime sono tutti civili e sono rimaste uccise in una località in cui sabato 22 luglio il regime aveva dichiarato la fine delle ostilità.
I raid hanno colpito la zona intorno alle 23 ora locale e tra i morti ci sono almeno tre bambini e una donna. Al momento l’esercito siriano non ha commentato la notizia.
Lunedì 24 luglio, il Cremlino, principale alleato militare del presidente siriano Bashar al-Assad, aveva dichiarato di aver impegnato le proprie forze di polizia militare nei sobborghi di Ghouta per imporre una zona demilitarizzata. Secondo il governo russo l’opposizione aveva accettato l’accordo.
In risposta alla violazione della tregua nella zona di Ghouta, i ribelli hanno lanciato alcuni colpi di mortaio che sono caduti vicino all’ambasciata russa, nel nord est della capitale siriana Damasco.
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