Morte Floyd: accusati di “complicità” gli altri tre poliziotti. L’avvocato della famiglia: “Siamo profondamente gratificati”
Il procuratore generale del Minnesota ha incriminato i tre agenti di polizia di Minneapolis coinvolti nella morte del 46enne afroamericano George Floyd per “aiuto e complicità” in omicidio di secondo grado, cioè volontario. A riportarlo sono i media americani citando i documenti del tribunale. I tre poliziotti sono: Thomas Lane, J. Alexander Kueng e Tou Thao, già licenziati dopo lo scoppio del caso.
“Siamo profondamente gratificati dal fatto che il procuratore generale Ellison abbia preso un’azione decisa, arrestando e incriminando tutti gli agenti coinvolti nella morte di George Floyd, e abbia rafforzato a omicidio di secondo grado l’accusa contro Derek Chauvin”, ha dichiarato l’avvocato della famiglia Floyd, Benjamin Crump, che alla Cnn ha confermato l’incriminazione dei quattro agenti e l’aggravarsi della posizione di Chauvin, il poliziotto che lo ha soffocato premendogli il ginocchio sul collo, ora accusato di omicidio volontario.
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