Mirgayas Shirinsky, ambasciatore della Russia in Sudan, è stato trovato morto nella sua casa della capitale Khartoum, mercoledì 23 agosto.
Il ministero degli esteri sudanese ha rilasciato una dichiarazione, in cui non sono fornite le cause del decesso. Secondo l’agenzia stampa Afp, il corpo dell’uomo è stato trovato nella piscina della sua abitazione, probabilmente vittima di un infarto.
Shirinksy ricopriva il suo ruolo dal 2013. Prima aveva lavorato in Rwanda, Egitto, Arabia Saudita e Yemen.
Da dicembre 2016, si tratta della quarta morte di un diplomatico russo all’estero. Sei mesi fa, Vitaly Churking, ambasciatore della Russia alle Nazioni Unite, era morto a lavoro all’età di 64anni. A gennaio, l’ambasciatore russo in India, Alexander Kadakin – uno dei diplomatici del paese con la carriera più longeva – era morto per una malattia a 68 anni.
Il caso più famoso resta quello di Andrey Karlov, ambasciatore russo di 62 anni in Turchia, ucciso a colpi di pistola da un poliziotto turco durante un discorso in una galleria d’arte. L’attentatore, prima di sparare, aveva urlato: “Non dimenticate Aleppo, non dimenticate la Siria!”, riferendosi all’intervento militare russo nel conflitto civile del paese mediorientale.